Pitti Uomo 2013: Ermanno Scervino trionfa a Palazzo Vecchio

A parte Kenzo, che resta comunque una griffe straniera, in fondo il vero guest designer di questa edizione di Pitti Uomo nonché lo stilista più atteso, anche perchè fiorentino, era Ermanno Scervino. Giocava, quindi, in caso il bravo designer che in un’atmosfera unica al mondo, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, ha presentato alla stampa e agli addetti ai lavori la pre-collezione donna e la collezione uomo dell’autunno/inverno 2013-2014.

Ad accoglierlo erano presenti il sindaco di Firenze, Matteo Renzi e la moglie Agnese, legati da una profonda amicizia con lo stilista di cui da anni vestono le creazioni in ogni occasione ufficiale. Lungo una favolosa illuminavano gli incantevoli affreschi di Giorgio Vasari, Ermanno Scervino ha mandato in passerella delle creazioni che hanno riscosso un notevole successo tra ospiti e buyers. Il mood della collezione è stato decisamente sporty-chic con capi dall’anima casual, ma dai dettagli preziosamente couture.

Tra tessuti metal e laccati mixati a morbido suede e flanella e la pelle nera usata per capispalla dall’accurato taglio sartoriale eccellente, grande protagonista della sfilata invernale è stato il velluto di completi eleganti sia per lui che per lei. L’uomo di Ermanno Scervino si ispira agli anni Sessanta, gli anni dell’ottimismo e del boom economico. Indossa giacche sciancrate, pants skinny e la cravatta indossata sotto il maglione effetto handmade, senza disdegnare, però, tessuti tecnici come il neoprene, mentre la donna, autentica sirena superglam, è favolosa in tubini di pelle, minigonne plissé in pitone e organza e inmano la “Bat-bag“, una clutch in pitone il cui profilo ricorda il simbolo di Batman.

Che Firenze si sia trasformata in una sorta di Gotham City per Ermanno Scervino? Difficile dirlo, anche se l’uso insistito di pelle nera per lui e per lei lo lascerebbe supporre. Ermanno Scervino in passerella ha più volte reso omaggio alla sua città natale, proponendo maglie, abiti e piumini con ricamato il giglio di Firenze e, coupe de theatre finale, un vestito nero con un giglio di cristalli, ricamato su un fianco, sempre in omaggio alla sua Firenze, ma, soprattutto una meravigliosa Eva Riccobono, che ha concluso il defilé solcando la passerella con un lungo abito bianco di grande classe e seduzione. In puro stile Ermanno Scervino.

Photo Credit | Vogue