Il Principe Carlo d’Inghilterra sostiene la moda britannica

Una delle grandi passioni del Principe Carlo d’Inghilterra è sempre stata, oltre all’arte e alla caccia, la moda e in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando ha scelto di scendere in campo supportando le aziende nazionali.


Il suo stile è sempre stato classico e rigoroso ma, naturalmente, davvero molto british, come dimostrano i suoi completi di Savile Row e i suoi kilt scozzesi. Quindi come potrebbe uno che ha sempre adorato e indossato solo e soltanto abiti dal chiaro stile della sua terra , assistere alla debacle di decine e decine di piccole e medie imprese senza muovere un dito?

A volte “muovere un dito” significa anche solo far sentire il proprio appoggio e la propria presenza laddove è più necessaria. Il Principe Carlo d’Inghilterra ha così voluto partecipare a Londra alla prima fashion week dedicata alla moda maschile, una tre giorni dall’intenso calendario in cui sono state presentate le collezioni primavera/estate 2013 di giovani designer emergenti.

Certo, in confronto ai look presentati, lo stile del principe un po’ strideva e sapeva di troppo reazionario, ma era lì in veste ufficiale e gli ospiti, così come anche gli stilisti, hanno apprezzato la sua presenza perché si sono sentiti meno soli in questa battaglia quotidiana per la sopravvivenza. Vivere dei propri sogni non è mai stato facile e oggi più che mai è quasi una chimera.

Anche per gesti come questi, secondo i sondaggi il Principe Carlo sta significativamente rimontando nel gradimento dei sudditi inglesi la considerazione del Principe Carlo d’Inghilterra che, sempre accanto alla Regina durante i festeggiamenti del Giubileo di Diamante, è piaciuto molto per il suo aplomb, la discrezione e l’eleganza al punto che suo figlio William non è più dato come l’erede favorito al trono d’Inghilterra. Camilla Parker Bowles potrebbe riuscire a diventare Regina e Kate Middleton dovrà fare anni di gavetta accanto al suo Principe, proprio come è toccato al suocero che ha ormai superato i sessant’anni.

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