Vittoria Obama: la First Lady Michelle Obama festeggia con un look viola

Un coprispalle blu e un raffinato abito purple: così Michelle Obama ha festeggiato ieri a Chicago la rielezione del marito Barack a Presidente degli Stati Uniti. Quattro anni dopo la prima vittoria che portò la coppia alla Casa Bianca, la vulcanica First Lady, molto amata per i suoi look sofisticati e couture che le hanno talvolta attirato critiche per i prezzi non proprio popolari, non si smentisce e per festeggiare l’Election day punta su colori forti, indice della sua carismatica personalità.

Se quattro anni fa il colore prescelto fu un rosso molto deciso accostato ad un elegante nero, questa volta è il viola il colore della vittoria. Confermata la passione per i coprispalle che, a quanto pare, portano molta fortuna a Michelle Obama. La First Lady, rispetto alle immagini del primo trionfo presidenziale del marito, oggi ha un volto più maturo e anche lo styling dei capelli è più elegante e studiato, con morbide onde che le incorniciano il volto.

Four more years” è stato lo slogan di Barack Obama impegnato in una sfida all’ultimo seggio con il rivale repubblicano Mitt Romney. Ora che il sogno è diventato realtà ci attendono quattro anni in compagnia del primo Presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti e di sua moglie, una delle icone più ammirate dalle donne di tutto il mondo per la sua cultura, serietà ed eleganza innate. Sul palco allestito a Chicago in una delle roccaforti democratiche sono salite anche le due figlie della coppia presidenziale, Sasha e Malia, anche loro con look non propriamente low profile.

La figlia maggiore, Malia, ha esibito una sgargiante gonna a campana color blue elettrico stretta in vita da una fascia rosa, mentre la sorellina Sasha dimostrava più dei suoi undici anni con cardigan e camicetta di seta grigia con grande fiocco dècor indossati su una luminosa gonna verde. Niente pantaloni per le due figlie di Michelle Obama che dimostrano di amare molto outfit dal taglio femminile e dai colori vivaci.

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