Il grande ritorno a Firenze di Valentino a Pitti Immagine Uomo 2012

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Si conclude oggi Pitti Uomo, salone fiorentino dedicato alle ultime tendenze internazionali di moda maschile, passando dal sartoriale al casual più metropolitano. Un insieme di stili, mood e atmosfere simbolo di tanti modi diversi di essere e sentirsi uomini. Il timore era che a causa della crisi il pubblico disertasse gli stand, ma l’alone apocalittico che si è creato attorno a questa parola, “ciris”, forse è troppo esagerato. Vivremo tempi difficili, ma non è ancora la fine del mondo.

Così the show must go on e il salone Pitti Uomo è andato ben oltre le più rosee prospettive. Anche grazie alla partecipazioni di maison di eccellenza come Valentino che, tra innovazione e tradizione, per conquistare un target giovane, senza però perdere lo zoccolo duro dei clienti più adulti, è riuscito a creare, attraverso i suoi due direttori artistici, Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, uno stile fresco e contemporaneo che strizza un po’ l’occhio, nelle giacche e nei blazer,ai volumi e alle linee di impronta Sixty, ispirazione che piace a tutti, in modo trasversale, sia al più giovane fashionista che all’uomo più navigato che rimpiange la rigorosa compostezza dei completi di una volta.

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Aleggia su tutto lo spirito di Marcello Mastroianni, elegante sex symbol italiano suo malgrado, un uomo che ha sempre riso di questi stereotipi da macho, vestendosi in modo impeccabile, senza mai apparire pretenzioso. Una vera icona di stile e un uomo indimenticabile. Partendo dagli stilemi classici del suo look, il duo artistico di Valentino ha lanciato una collezione in cui tutto è slim e minimal: le cravatte sono sottili, i pantaloni quasi skinny, ampliati da un’unica pence centrale e le giacche non hanno fodera bensì crine termosaldato perché siano ancora più leggere.

Tanti i capospalla importanti come il trench modello macintosch e i montgomery blu in gabardine di lana, mentre nella maglieria è un trionfo assoluto di morbidissimo cachemire. Per la maison Valentino si tratta quasi di un ritorno alle origini perché torna a sfilare a Firenze, dove ebbe inizio tutta la sua storia nel lontano 1962: un’emozione grandissima. Per questo la presentazione è stata allestita in modo molto curato senza tralasciare nulla dell’universo uomo: oltre alla shopper di cuoio e alla pochette da portare in mano, ci sono il classico borsello nero e il moderno porta i-pad in pelle morbida e opaca. Come si vede, per l’appunto, tanti imput lanciati a un target trasversale. Unici per tutti gli occhiali da sole in metallo smaltato e le scarpe stringate, con la punta allungata e il design pulito e rigoroso.

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