London Fashion Week 2012: le più belle sfilate della quarta giornata!

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Nato nel 1968 a Grantham, nel Regno Unito, Antonio Berardi, nonostante il nome italianissimo, è inglese doc. Figlio di due emigrati siciliani, di lui si racconta che all’età di nove anni iniziò a risparmiare i soldi per potersi comprare una giacca Armani e dopo aver frequentato quella grande fucina di talenti che è la Saint Martin’s School di Londra, iniziò a lavorare come assistente nello studio di John Galliano.  Una carriera folgorante che adesso fa di lui uno dei nomi più attesi della London Fashion Week.

Se il primo amore non si scorda mai, certo Armani con il suo stile è sempre rimasto nel suo cuore. Nell’ultima collezione autunno/inverno 2012-2013 che ha sfilato ieri a Londra, Berardi dimostra una padronanza assoluta nei capispalla: perfetti, sartoriali, dalle linee pulite e rigorose, come tutta la collezione all’insegna del minimalismo chic che si fa prezioso nei dettagli. Molto belle le ampie gonne destrutturate a corolla proposte in diverse nuance e, su tutto, i completi composti da bustier e gonna con divertenti giochi di contrasto cromatico, molto acceso e quasi pop.

Christopher Kane è un giovane designer scozzese che fin da subito Donatella Versace prese sotto la sua ala protettiva tanto da arrivare ad affidargli il rilancio della linea Versus, la linea young di Versace, un tempo caduta nell’oblio e oggi un po’ illuminata dal talento di questo ragazzo di appena vent’anni che però continua a sfilare a Londra con una linea tutta sua in cui esprimere veramente se stesso, libero da scelte di marketing e diktat dei consigli di amministrazione. Ma lo preferiamo ampiamente quando disegna per Versus perché l’ultima collezione, pura psichedelia con abiti violacei, blue elettrico e rosso fuoco con spacchi importanti, non ha davvero i crismi della portabilità. Puro esercizio di stile per un talento che dovrebbe avere maggior rispetto per la griffe che porta il suo nome!

Deliziosi capispalla anche chiusi da romantici fiocchi e tante longuette fantasia, a volte diritti,a volte mosse da bellissime onde e drappeggi. Velluto e shantung per la collezione più attesa della giornata, quella di Burberry Prorsum che rivoluziona con stile sia le giacche military che, soprattutto, il piumino trasformandolo con grazia in un capospalla bello e di classe quanto un trench, quando è lungo, o quanto una giacca o un bel giubbottino quando è corto fino ai fianchi, ma ha tagli sartoriali che lo renderanno davvero, per la sua eleganza e versatilità, uno dei must have del prossimo inverno.

Non rinuncia alla bellezza delle stampe nemmeno d’inverno l’eclettico designer Matthew Williamson che tingerebbe dei colori dell’arcobaleno qualsiasi cosa, in una specie di horror vacui che non risparmia nulla della sua collezione, nemmeno giacche e cappotti. Naturalmente, le fantasie sono tutte bellissime, ma forse troppo accese per una collezione invernale che aborre i colori classici dei mesi più freddi dell’anno, come il nero, il grigio e il blu scuro e si inventa una serie di capi a cavallo tra l’autunno, quando viviamo gli ultimi scorci tiepidi d’estate e la primavera quando il freddo è meno rigido di prima, ma ancora non vuol sapere di lasciar posto definitivamente alla bella stagione.