Pitti Immagine Uomo: blogger reportage su dandy, lusso ed ethical fashion

Oltre a Kenzo, guest designer di questa 83esima edizione, a Pitti Uomo oggi c’è grande attesa per l’arrivo di Belen Rodriguez che presenta il nuovo marchio di abbigliamento “!m?erfect“, realizzato insieme a Fabio Castelli, direttore creativo di Fred Mello. La showgirl, in dolce attesa, attirerà l’attenzione di gran parte della stampa italiana, rubando la scena a brand ben più importanti per il futuro del Made in Italy, nonchè più prestigiosi, che espongono a Pitti Uomo le preview delle loro collezioni a/i 2013-14.

Pitti Uomo è un Salone serio e spazio per queste iniziative, benché richiamino l’attenzione della stampa, forse è meglio trovarlo altrove, non tra i grandi professionisti del settore moda, soprattutto durante un’edizione in cui il calo delle presenze di addetti stampa e buyer si fa un po’ sentire. Facendo un giro per il Salone, l’aria di crisi si respira letteralmente perché di aria ce n’è molta, nel senso che non c’è la solita calca degli scorsi anni, si transita tranquilli da uno stand all’altro e qualcuno è del tutto deserto, ma l’ottimismo sembra regnare comunque su tutto. Si spera sempre in un colpo di coda risolutivo. Molto folta la compagine giapponese e agguerritissimo il comparto del cachemire, con Cruciani e Brunello Cucinelli costretti nuovamente a fronteggiarsi l’uno accanto all’altro, condividendo lo stesso piano. Cruciani C, sempre in anticipo sugli eventi, regala a tutti per San Valentino braccialetti rossi in pizzo macramè interamente composti da cuoricini rossi, mentre c’è da rilevare, purtroppo, che causa taglio del budget a disposizione, sono pochissime le aziende che offrono alla stampa, cd e materiale digitale, preferendo raccogliere le mail degli interessati per spedire tutto elettronicamente in un secondo momento.

Il cartaceo, invece, abbonda con pile di cartelle stampa che bisogna sempre valutare se è il caso di prendere, a meno di non essere dotati di trolley, come i più furbi, per raccogliere così tutto il materiale più interessante, senza fare rinunce. Anche di gadget per la stampa, quest’anno, non ve n’è nemmeno l’ombra. Altro giro di vite su budget risicati. D’altronde, è giusto così: non si dovrebbe aver bisogno di un “souvenir” o un “promemoria” per ricordarsi di scrivere di un brand che vale davvero. Gli uomini in giro per il Salone sono un inno al dandysmo più sfrenato e meriterebbero che Scott Schuman di “The Sartorialist” fosse qui a fotografarli. La loro eleganza è indice di un profondo rispetto per il Salone considerato quasi un’isola felice in cui poter finalmente sfoggiare il top del proprio guardaroba.

E, comunque, è davvero un piacere ammirare le nuove collezioni dei Fratelli Rossetti, con le loafer a stivaletto assolute protagoniste della nuova collezione, mentre da Giuseppe Zanotti Design preferisce le slippers tempestate di borchie e strass. Decisamente più street, ma molto ammirate da un pubblico di intenditori, le sneakers multicolor di Palladium, mentre lo stand dei cappelli del brand Move, opera di un geniale e istrionico costumista teatrale e cinematografico, che non solo collabora da anni con grandi artisti come Morgan e Neffa (vi siete mai chiesti di chi fossero i loro strambi e originali cappelli?), ma è anche l’autore di tutti i cappelli indossati dai protagonisti del film “Les Miserables” con Anne Hathaway, è stato per tutto il giorno preso letteralmente d’assalto da comitive di agguerriti buyer stranieri, folgorati dal suo stile vintage-rock.

Il brand londinese Hardy Hamies, icona di Savile Row, gioca inteligentemente su due tavoli e presenta i suoi straordinari capi sia a Londra che a Firenze, cercando di catturare l’amante dello stile brit più puro ovunque egli sia. La location più bella se la ritaglia un altro brand inglese, Ben Sherman, che fa salire tutti sulla torre più alta per ammirare un panorama di Firenze mozzafiato accomodati su eleganti divani in pelle e circondati dai suoi capi classicamente costruiti, ma pieni di colori e soluzioni di design anche ardite. Passiamo ora agli accessori e non solo borse e scarpe, ma anche orologi e occhiali, sempre più bio e legati a un concetto di ethical fashion come gli orologi interamente realizzati in legno di WeWood, elastico, resistenti e disponibili in tanti modelli e nuance. Se il nuovo brand Memory’s espone i suoi capi, pants e borse, realizzati con tessuti di recupero utilizzati per tende e paracaduti della seconda guerra mondiale, su un carretto ispirato al film “La strada” di Federico Fellini, Borsalino punta sul glam con un’esposizione su più livelli circolari dov’è possibile ammirare, oltre ai cult della maison, i nuovi richiestissimi cappelli in volpe e astrakan, molto amati soprattutto dai loro clienti arabi.

Concludiamo con la presentazione nello store di Nannini, in pieno centro a Firenze, della nuova collezione di borse di Guillermo Mariotto chiamata “Treasure Map”. Nannini, storica azienda di pellettteria fiorentina ha realizzato in collaborazione con lo stilista una collezione preziosa che certamente piacerà a una donna non solo viaggiatrice, ma soprattutto avventuriera nell’anima: la collezione, infatti, si ispira al tema delle antiche cacce al tesoro con tanto di lucchetto stampato su ogni borsa a ricordare i mitici forzieri delle storie dei pirati e dei conquistadores.