Moda e Arte: Modalizer intervista Alessandro Fantini – I parte

Moda e Arte. Un connubio che nell’immaginario delle fashion addicted è spesso ricondotto all’haute couture, che nel suo eremo elitario interpreta la moda come arte contemplativa piuttosto che un mezzo d’espressione finalizzata al vestire.

Ma quando l’arte imbocca la direzione opposta, ovvero quando il pret a porter o la strada diventa protagonista della moda, allora la creatività rivendica un ruolo alternativo al couturier attraverso le creazioni di designer, writer, fotografi fine art e artisti multimediali.

E proprio per capirne di più, noi di Modalizer ci siamo rivolti a Alessandro Fantini, regista, pittore, scrittore, compositore, artista multimediale, anzi artista multimedianico come preferisce definirsi. La differenza? chiediamola direttamente a lui.

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Olivia Palermo, Fashion Blogger

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    Dopo il successo del canale Boutiques, la reginetta del reality MTV The City, ha deciso di lanciare il suo blog. Del resto visto il suo guardaroba infinito e i suoi look sempre trendy, e che richiamano stili diversi, non poteva che sperimentare anche lei la moda di dare consigli su uno spazio personale. L’abbiamo vista con giacche alla jacko, o con stampe tribali e colori che vengono da lontano, con piume che avvolgevano gonne o abiti o con la sua grande passione: i cardigan con la cintura. Ora potremo scoprire tutti i must di Olivia come fashion blogger.
united colors of benetton e sisley puntano sui social network e sulle interazioni on line

United Colors of Benetton e Sisley, il futuro è on line

united colors of benetton e sisley puntano sui social network e sulle interazioni on line

La questione potrà anche non piacere, ma è un dato di fatto che la società tutta si stia digitalizzando: dalle case di moda alle immatricolazioni all’università, passando per la spesa all’Esselunga e per finire con il lancio in anteprima di nuove collezioni one shot, tutto gira attorno a Facebook, Twitter, Youtube, Foursquare e socialnetwork più o meno conosciuti.

I numeri parlano e da essi non si può scappare: il web è una miniera di opportunità, investimenti e pubblicità. Il target di navigatori abituali è variegato: la fascia d’età che più utilizza e sfrutta il mezzo internet, interagendo e partecipando grazie agli aggregatori sociali, è proprio quella più produttiva, che spende e consuma. Il marketing lo sa e i marchi di moda spingono l’acceleratore su questo nuovo mezzo di comunicazione: tra i tanti United Colors of Benetton ne è un esempio eclatante e vincente.

Ardentee’s Artist: t-shirt d’autore

Ardentees è un’azienda asiatica che mette in rapporto simbiotico la moda con l’arte con la commercializzazione di t-shirt recanti stampe di opere realizzate da diverti artisti contemporanei. Una tela da indossare dipinta da artisti emergenti che hanno piena facoltà di interpretare l’arte e di trasportare su un indumento la loro creatività.

E’ questo il mood dell’intera filosofia di Ardentees’s Artist, il brand di Singapore che sta facendo parlare di se fashion addicted e stimatori dell’arte contemporanea. Fotografi, writer, designer: al potere la fantasia e la contemplazione del bello veste con l’espressione artistica di talenti provenienti da ogni parte del mondo.

bread & butter luglio 2011

La fiera di moda urbana Bread & Butter compie 10anni

bread&butter 2011Il Bread & Butter, la fiera di moda urbana, che durante alcuni anni è stata realizzata a Barcellona, compie 10 anni. La fiera è nata nella città di Colonia, si è spostata per alcuni anni nella capitale catalana per poi tornare in Germania, ora si realizza in un grande spazio dell’aeroporto di Tempelhof di Berlino.

Il Bread & Butter durante tre giorni, 6-7-8 di Luglio, riunirà più di 600 marche e mille visitatori. La fiera è stata ideata da Karle Heinz Müller, un negoziante multimarca di moda urbana che, cosciente dell’assenza di uno spazio dove conoscere tutte le proposte dello streetstyle, ha dato vita al Bread & Butter.

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La Stanza della Duchessa e la Moda del ‘400

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Care amiche di Modalizer, lo sapevate che le pianelle, calzature tipiche del Rinascimento, sono le antenate delle nostre attuali zeppe? Si trattava di veri e propri trampoli in miniatura che superavano anche i 50 centimenti e servivano ad elevare le donne. Erano un vero e proprio status symbol per dimostrare ricchezza e prestigio, inoltre permettevano alle dame del tempo di avere vestiti più lunghi e quindi mostrare stoffe più preziose. La pianella, che la tradizione popolare vuole essere stata indossata dalla Duchessa Beatrice d’Este, è la protagonista della mostra, insieme a questa donna famosa amante del lusso: La stanza della Duchessa che si sta svolgendo dal 26 Giugno presso il primo spazio multimediale del Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Pretty Ballerinas damigelle Kate Moss

Il matrimonio di Kate Moss: un Galliano per la sposa e Pretty Ballerinas per le damigelle

Kate Moss matrimonio Jamie HinceKate Moss, la fashion icon per eccellenza, personaggio capace di far diventare tendenza i capi dei suoi outfit in un momento, ha contratto matrimonio con Jamie Hince, il cantante dei The Kills. Un evento che ha riunito importanti personaggi del mondo della moda e della musica. Kate è stata accompagnata all’altare da una schiera di mini damigelle con ai piedi delle ballerine bianche di Pretty Ballerinas, la marca di scarpe che si contraddistingue per la sua suola rosa.

Le notizia del matrimonio è stata un po’ offuscata dalle nozze reali a Monaco che si sono state le grandi protagoniste. Il matrimonio inglese di Kate, ovviamente, non ha nulla da invidiare a quello di Monaco, un evento trasgressivo e moderno proprio come la sua protagonista. Kate Moss ha sfoggiato un vestito molto etereo e romantico del suo caro e criticato amico John Galliano.

Colosseo: Tod’s finanzierà il restauro

L’ultimo importante restauro al Colosseo risale al 1939, epoca in cui l’inquinamento atmosferico non aveva ancora avuto l’effetto devastante con tanto di patina nera sui monumenti. A distanza di oltre settant’anni dall’ultimo ritocco si torna a parlare di un intervento importante per salvare uno dei patrimoni storici più importanti dell’umanità.

A finanziare le spese di restauro, stimate complessivamente per 25 milioni di euro sarà il gruppo Tod’s di proprietà dell’imprenditore Diego Della Valle. Ai microfoni del Luxury Summit del Sole 24 ore che si è tenuto la settimana scorsa ha dichiatato:

Bulgari in LVMH

E’ stato L’amministratore delegato di Bulgari, Francesco Trapani, a svelare l’acquisizione del celeberrimo marchio Bulgari da parte del gruppo LVMHLouis Vuitton Moët Hennessy S.A – proprietaria di oltre 50 luxury brand.

Queste le parole in videoconferenza al Luxury Summit del Sole 24 ore:

leigthon_meester nuovo stile

Il cambio di look di Leighton Meester

leigthon_meester nuovo stileLeighton Meester, l’attrice diventata famosa per il suo ruolo di Blair Waldorf in Gossip Girl, ci ha abituato con il suo personaggio ad associarla ad uno stile preppy, ma ora con la fine delle registrazioni della serie sembra averlo lasciato da parte.

Leighton, testimonial del nuovo profumo di Vera Wang e della italiana Missoni, per le registrazioni del suo nuovo film “I hate you dad” ha sfoggiato un nuovo taglio di capelli e un look tutto nuovo. L’attrice è stata fotografata sul set con frangettone, capello liscissimo e un vestito bianco con gonna plissettata in pieno stile Marylin Monroe. Leighton è passata così da uno stile preppy, adorato e imitato da molti, a uno stile molto pin up.

Mario Boselli: l’Italia deve allearsi con la Cina

Se la moda italiana vuole vincere la sua sfida, l’Italia deve allearsi con la Cina. E’ quanto sostenuto da Mario Boselli, presidente della Camera della Moda. Riferendosi alla settimana della moda milanese ha ribadito la necissità e il coraggio di trovare le formule giuste di successo:

La strategia di Camera dellla Moda nel contesto di internazionalizzazione che stiamo vivendo prevede la stipulazione di accordi, nell’obiettivo di fare fronte comune e collaborare. Due sono state nel tempo le partnership di rilievo strette con questo fine, la prima risale al 26 giugno 2000 con la Fédération Française de la Couture, che ha cambiato le sorti del fashion system: ha permesso infatti di fare fronte all’esigenza di avere calendari delle sfilate concordati internazionalmente, e potere fare blocco con i francesi per resistere all’offensiva degli stati Uniti e quella anglosassone. Inoltre, è stato possibile concretizzare il ritorno di Milano Moda Uomo e Milano Moda Donna a sette giorni di passerelle nel centro di Milano, che ha così riportato sotto i riflettori in tutto il mondo le aziende che portano alta la bandiera del Made In Italy

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I bicchieri di cristallo di Karl Lagerfeld

Karl-Lagerfeld-Designs-orreforsKarl Lagerfeld non se ne lascia scappare una, oltre alla moda e alla fotografia sembra che l’art director di Chanel sia attratto anche dal settore delle bevande. Già più di una volta abbiamo visto le sue collaborazioni con Coca Cola ma questa volta il kaiser della moda ha deciso di spingersi oltre mettendo il suo nome a una serie di pregiati bicchieri grazie alla collaborazione con Orrefors, la marca di prestigio incaricata della cristalleria della casa reale svedese.

Ovviamente i bicchieri disegnati da Karl Lagerfeld avranno un design che rispecchierà gli elementi emblematici dell’artista: linee geometriche, contrasti di bianco e nero e le sue iniziali KL incise in ogni pezzo. Dei prodotti esclusivi che potranno decorare le case di pochi fortunati (vedi la collezione al completo nella gallery alla fine dell’articolo).

mango negozi italia

Mango ha aperto 4 nuovi store in Italia

mango store italiaOra che ha preso il via Mango non ha intenzione di fermarsi, dopo aver aperto nel 2010 il suo primo flagship store nel cuore di Milano, ha deciso di continuare ad espandersi nella città della moda italiana con un secondo store di 400m² in Corso Buenos Aires. Oltre che nella capitale della moda, la marca spagnola ha deciso di arrivare al pubblico di tutta la penisola italiana e per farlo ha scelto le stazioni ferroviarie come punto strategico.

Di certo non è un posizionamento di lusso ma Mango, sebbene stia cercando di elevare la sua immagine con testimonial d’eccezione, come la recente collaborazione con Kate Moss, continua ad essere una marca di moda low cost. Proprio per questo situarsi nelle stazioni o nei centri commerciali continua ad essere un’ottima strategia per la marca.